L'attenzione a nuove valutazioni sull'origine dell'umo considerando la genetica si sposta sempre più all'origine dell'origine.
La cognizione Darwiniana, da sempre sotto critica divisionista, viene sempre in se riconosciuta proprio nel suo interiore evoluzionismo a conferma della sua intuizione.
L'evoluzionismo e creazionismo sono due costanti unite nella attuale incertezza sulla stessa origine dell'universo.
La cognizione è se l'universo ha avuto un origine, (pensiero condizionato dalla nostra naturale origine di vita e morte),
o se vi è un altra nella non origine, quella che nulla a avuto origine e fine, quello che potremmo identificare con il pensiero di Dio.
Pertanto nella nostra limitata capacita logica,
o è (creazionismo + evoluzionismo)
o è universalismo + (creazionismo e evoluzionismo).
o è (creazionismo + evoluzionismo)
o è universalismo + (creazionismo e evoluzionismo).
La natura stessa ci porta a credere in Dio,
ne abbiamo tutti bisogno, come abbiamo bisogno della speranza in un che di giusto al di sopra della vita; fragile e al più ingiusta. Come abbiamo bisogno della speranza che tutto non finirà con la morte.
ne abbiamo tutti bisogno, come abbiamo bisogno della speranza in un che di giusto al di sopra della vita; fragile e al più ingiusta. Come abbiamo bisogno della speranza che tutto non finirà con la morte.
La specie umana si sta evolvendo sempre più velocemente ma ancora è incapace di comprendere la diversità di evoluzione tra diversi contesti sociali.
L'antropologia della comunicazione è anche la capacità di esplorare segmenti eco-sociali che si evolvono a velocità diverse, cercando di interagire tra le strutture sociali sia piramidali che di diversa struttura, l'esclusione di questa trasversalità culturale è un danno sociale.
Nel contesto Italiano la predisposizione all'assolutismo ha cercato e cerca d'impedire la naturale conoscenza, arrivando a perseguire socialmente, moralmente, culturalmente economicamente, l'antropologia, per prospettarne proporne una asservita di potere.
Oggi l'evoluzione stessa dovrebbe almeno porre a queste leadership una sana riflessione pur risultando essa in una contraddizione nella posizione stessa attuale del potere e, almeno far compere che la biodiversità naturale culturale, è una ricchezza di tutta l'umanità su cui riflettere e attingere.
La questione genetica è stata da alcuni indicato nel possibile assorbimento nelle successive generazioni. Ancora un sbaglio di chi tende ancora a negare la componente evoluzionista della natura.
Quando uno scienziato dice una cosa del genere o è imbecille o ha interessi personali al di sopra dell'interesse collettivo della umanità.
MM
MM