(AGI) - Washington, 30 gen. - Il moderno genoma umano non-africano contiene tracce degli antenati Neanderthal, ma il Dna dei Neanderthal non e' distribuito uniformemente nel genoma umano. A dirlo, uno studio pubblicato sulla rivista Nature da parte di Sriram Sankararaman e colleghi dell'Harvard Medical School, Boston. I geni dei Neanderthal sono stati trovati con alta frequenza nelle regioni che riguardano la pelle e le caratteristiche dei capelli, e potrebbero aver aiutato i moderni umani ad adattarsi all'ambiente piu' freddo diverso da quello africano. Tuttavia, alcune regioni genetiche sono prive di Dna dei Neanderthal, il che suggerisce che certi geni non sono stati "tollerati". Gli studiosi hanno effettuato uno screening di 1004 umani dei giorni d'oggi, per identificare le regioni con frequenze variabili di versioni Neanderthal di geni (i cosiddetti alleli). I geni che influenzano capelli e pelle di europei e asiatici contenevano quantità insolite di Dna dei Harvard_Medical_School Altre regioni invece ne erano carenti, come i geni espressi nel testicolo e nel cromosoma X: questo suggerisce che il Dna di Neanderthal potrebbe aver avuto l'effetto di ridurre la fertilità maschile quando e' stato trasferito nel background genetico dell'uomo moderno, e questi alleli di incompatibilità sono stati quindi eliminati. (AGI) .
Due gli studi pubblicati in contemporanea su Nature e Science. Il primo, condotto dal laboratorio di David Reich dell’Harvard Medical School di Boston (e in cui compare anche la nota firma di Svante Pääbo, direttore del dipartimento di genetica del Plank Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia, a capo del Neanderthal Genome Project), è andato a guardare dove, all'interno del genoma umano, si sono conservate le sequenze genetiche che con un’alta probabilità derivano dagli incroci, avvenuti tra gli 80 mila e i 40 mila anni fa, tra Neanderthal e sapiens.
Già se ne è parlato ed intuito da tempo ora l'ulteriore conferma arriva anche, dal Nature dall'Harvard Medical School, Boston.
Essenzialmente già si sapeva e lo si era intuito che la folta capigliatura è una mancata evoluzione della specie, la conferma arriva all'identificazione della prevalenza nel DNA dei geni dei Neanderthal che compongono il fattore caratteristico dei capelli.
Certo è che più l’uomo evolve meno abbisogna di quelle difese naturali predisposte e inoltre l’eliminazione della incompatibilità da parte dell’uomo sapiens sapiens pare ormai certa l’identificazione. Si chiama Homo sapiens sapiens l'uomo moderno. Il suo nome significa uomo molto sapiente o uomo molto intelligente. E'comparso circa 35.000 anni fa. L'aumento della temperatura su tutta la Terra favorì la migrazione dell'Homo sapiens sapiens dall'Africa verso il resto del mondo
Da questo, si può dedurre quanto l’estetismo proposto come immagine di riferimento da parte dei media sia errata, ancora una volta per agevolare le lobby vengono pubblicate l’immagini di riferimento di uomini con folte capigliature indicandoli direttamente o indirettamente come vincente e come immagine di riferimento anche riproduttivo, questo invece di preferire e indicare la specie evoluta ovvero quella tendente alla calvizie espressione del rigetto.
Superstizioni, errati dogmi, interessi, ignoranza e superficialità proseguiranno cercando di mantenere sempre più una specie atta al lavoro e alla fatica quale è i Neanderthal e cercando di bloccare la giusta evoluzione dei sapiens sapiens.